La parola fiore nel mondo del food non indica esclusivamente l’infiorescenza edibile di alcuni vegetali.
La si utilizza infatti, riferita ai cibi, con il suo significato figurativo di parte migliore, l’eccellenza. Ecco quindi nascere nomi di prodotti come ad esempio fior di latte, fiore sardo, fior di farina.
Il fiore è anche inteso come la parte superiore, che affiora appunto. Così è chiamata quel velo bianco che a volte si forma e galleggia sul vino, detto più tecnicamente fioretta.
In senso inverso si utilizza il termine sfiorare nell’indicare il togliere la parte più pregiata, quindi ad esempio sfiorare il latte equivale allo scremare.
Con il termine fiorire si indica anche la formazione di muffe sui cibi, in genere si utilizza quando le muffe sono volute e non nocive, altrimenti si utilizza il verbo ammuffire anche se non è errato utilizzare fiorire e rendere più poetica la fine di un ciclo.
In ultimo non dimentichiamo che uno dei termini culinari che sta ad indicare uno specifico metodo di cottura della carne di manzo e anche un determinato taglio di carne proveniente dalla lombata, è propio Fiorentina così chiamata ovviamente per via della provenienza di questa specialità, ovvero Firenze; nome che a sua volta deriva dalla antica città Romana di Florentia, nome augurale di origine latina che significa fiorente